Abiti macchiati di birra
Sciacquate o mettete a bagno nell'acqua tiepida, poi
lavate secondo le istruzioni Sui capi bianchi usare
del-l'acqua ossigenata diluita per candeggiate tutte
le mac-che residue. Sui colorati, passate una
soluzione di aceto bianco con una spugna: 30 ml di
aceto in 500 ml di acqua.
Acquerelli
Se vi accorgete che, riprendendo in mano i vostri
vecchi acquerelli dopo tanto tempo, sono diventati
secchi, provate a diluirli con una goccia di birra;
è un ottimo solvente e non altera i colori.
Aroma
Insieme di sostanze che compongono il gusto e
l'odore di un cibo. Nella birra sono state
individuate circa 40 componenti dell'aroma.
Carne tenera
Per avere la carne più tenera e più saporita,
prima di cuocerla marinatela nella birra per circa
un'ora.
Capelli in piega
Prima di metterli in piega passatevi fra i capelli
un pettine bagnato nella birra.
Dieta
Sostituendo il normale condimento con della birra,
si possono allestire gustosi pranzi dietetici.
Cuocendo, infatti, l'alcol evapora lasciando però
un buon sapore senza aggiunta di ulteriori calorie.
Esotiche
Non è una vera tipologia birraria, ma semplicemente
una denominazione di fantasia per identificare
quelle
birre che ci portano atmosfere di paesi lontani e
affascinanti. Quasi tutte praticamente rientrano
nella grande famiglia delle birre "lager",
ma in qualche caso hanno caratteristiche
particolari. Le birre latino-americane, per esempio,
sono di colore molto chiaro, sapore delicato, grande
bevibilità.
Etichette
Tra le curiosità di rilievo nel mondo della birra
non si può trascurare l'importanza delle etichette
delle bottiglie, che costituiscono un oggetto di
culto e di colle-zionismo diffuso in tutto il mondo.
La varietà dei soggetti e il loro significato, la
creatività degli artisti che le disegnano, hanno
notevolmente contribuito a rendere spesso una birra
più famosa o tI-cercata di un'altra proprio per
l'etichetta.
I soggetti più ricorrenti sono l'orzo e il luppolo,
il bevitore di birra e il mastro birraio, ma non
mancano i paesaggi, che spesso riproducono il paese
dove ha sede la fabbrica o l' immagine dipinta della
fabbrica stessa, soprattutto se è un'antica
costruzione.
Un altro tema prediletto è quello degli animali,
cani, elefanti, conigli, cervi e molti altri animali
da soli o in compagnia dell'uomo richiamano
l'attenzione sulla campagna o su episodi legati alla
storia dell'azienda e dei suoi fondatori.
Su etichette di fine Ottocento e primo Novecento
fan-no la loro apparizione anche figure femminili,
per in-dicare che il prodotto è idoneo anche a
palati delicati o come richiamo ammiccante per
l'uomo che berrà quella birra offerta da una bella
donna.
Un altro soggetto particolarmente amato soprattutto
dai ragazzi è quello del diavolo, ritratto spesso
mentre ride o sorride. Ma attenzione! Sta a
significare una birra traditrice, di quelle fresche
e leggere in bocca, ma che nascondono una forte
gradazione alcolica.
Tra le etichette più affascinanti ed evocative non
si possono non citare quelle sul tema del viaggio:
cavalli, carrozze e carretti, navi e più
recentemente anche TIR.
Freschezza
Una caratteristica che un prodotto vivo come la
birra deve avere è la freschezza. Per quanto
riguarda il bottigliame e le lattine è importante
vedere che cosa ci consiglia l'etichetta. Su ognuna
di esse è scritta la fatidica frase "da
consumarsi preferibilmente entro..." cui segue
l'indicazione della data di scadenza. Sui fusti
invece il discorso è un po' più complesso, perché
non solo è importante consumare il contenuto entro
un termine brevissimo, ma, una volta aperti, per
offrire le migliori qualità della birra dovrebbero
essere termina-ti al massimo nel giro dì
quarantott'ore.
Gerani
Se volete che i vostri gerani crescano rigogliosi e
forti, innaffiateli di tanto in tanto con della
birra. I risultati saranno sorprendenti.
Invecchiamento
La birra va consumata fresca, il più presto
possibile dopo l'uscita dallo stabilimento di
produzione, in ogni caso entro un massimo di
diciotto mesi. Le uniche eccezioni a questa regola
sono le birre da invecchiamento. Queste ultime sono
particolarmente alcoli-
che e luppolate, tanto da sopportare il peso degli
anni; non filtrate e non pastorizzate, sono in grado
di evolvere nel tempo esattamente come un buon vino.
Di solito raggiungono l'apice della maturazione
entro cinque anni ma talvolta possono arrivare anche
a venticinque. Spesso sono distinguibili perché
riportano l'anno di produzione sull'etichetta. A chi
avesse intenzione di invecchiare qualche esemplare
è bene ricordare alcune norme. Le bottiglie con il
tappo di sughero vanno mantenute in posizione
orizzontale leggermente inclinata in avanti. Quelle
col tappo a corona in posizione verticale per
ridurre il rischio di ossidazione. L'ambiente ideale
è quello della cantina, umido e al riparo dagli
sbalzi di temperatura. In ogni caso va evitato il
frigorifero, troppo freddo e secco.
Lievitazione difficoltosa
Se la pasta per il pane o la pizza non vuole proprio
lievitare, sciogliete un cubetto di lievito di birra
in una tazzina di latte tiepido che impasterete con
un poco di farina. Amalgamatelo ora con la pasta
riluttante e copritela con un panno caldo. Dopo
un'ora il vostro problema sarà felicemente risolto!
Lievito mancante
Se vi occorre del lievito e ne siete sprovvisti,
potete usare della birra: ha lo stesso potere
lievitante.
Lievito scaduto
C'è un cubetto di lievito di birra già scaduto in
frigorifero? Non buttatelo. diluitelo con qualche
cucchiaino di latte. Sarà ottimo per preparare una
maschera idratante e nutriente per il viso.Ripetete
l'operazione un paio di volte durante la settimana e
recupererete la freschezza che l'inverno vi ha
portato via.
Luce
È in grado di alterare il sapore della birra, come
quello dell'olio o del vino. Sarà nostra premura
quindi, scegliere confezioni non esposte
direttamente al sole o alla luce artificiale, in
vetrina o proprio sotto il neon del supermercato.
Sono invece consigliabili bottiglie colorate, in
grado di filtrare meglio la luce, e le confezioni
multiple, in cui è il cartone a proteggere le
bottiglie.
Mobili macchiati di birra
Asciugate con cura, quindi passate con un panno
appena inumidito in acqua calda. Trattate le macchie
persistenti con uno smacchiatore apposito.
Oktoberfest
È sicuramente la festa della birra più importante
al mondo. Si svolge a Monaco ogni anno a partire
dalla penultima domenica di settembre e termina la
prima domenica
di ottobre.
Nacque nel 1810 come manifestazione di celebrazione
popolare per le nozze del re Maximilian I di Baviera
con la principessa Teresa di Sassonia. In
quell'occasione venne consumata così tanta birra e
i partecipanti ne rimasero tanto soddisfatti che la
festa venne ripetuta anche l'anno successivo benché
non vi fosse più alcun pretesto. Nel giro di pochi
anni divenne ufficialmente la "festa della
birra" e non ha mai visto interruzioni. La
festa può cominciare solo quando il sindaco di
Monaco ha aperto il barile di birra piantandovi un
rubi-netto di bronzo con un enorme martello di
legno. Questa operazione è piuttosto complicata e
il rischio di sporcarsì è molto elevato, pertanto
i sindaci si esercitano a lungo prima di affrontare
il "rito" in pubblico.
Ossigeno
È il principale nemico della birra: ecco perché la
confezione, una volta aperta, va consumata in
fretta. Per la stessa ragione si usa anidride
carbonica e non aria compressa per mandare in
pressione la birra al-la spina.
Pesce
Se dovete friggere del pesce con la pastella, usate
la birra al posto dell'acqua.
Piante d'appartamento
Va bene spolverare spesso le foglie delle piante
d'appartamento ma, oltre a questo, prendete
l'abitudine di passarle di tanto in tanto con un
pennellino imbevuto di birra.
Scarpe infangate
Se avete le scarpe ricoperte e indurite dal fango,
pulitele con uno straccio imbevuto di birra. La
pelle, chiara o scura che sia, riacquisterà
morbidezza e lucentezza.Spillatura Una fase
fondamentale della degustazione di una buona birra
è la spillatura. In Italia questa operazione viene
vissuta come qualcosa di meccanico, una semplice
apertura e chiusura di rubinetto, uno smanettare dì
leve e tutto è fatto. Siamo lontani dalla verità.
E la verità contempla la spillatura come un'arte,
come è considerata in paesi birrariamente più
avanzati del nostro, quali Belgio, Germania, Gran
Bretagna e Olanda, tanto per citare i più noti.
Innanzitutto non bisogna mai chiedere una birra
senza schiuma. Siamo in Italia, dove il consumo
delle birre a bassa fermentazione rappresenta la
stragrande maggioranza, quindi è bene sapere che
questi prodotti vanno versati o spillati con due
dita (orizzontali, s'intende) di schiuma, il più
compatta possibile. Per alcune birre ad alta
fermentazione, come: le "bitter ale"
inglesi ad esempio, la schiuma è un optional, anzi
in Inghilterra è addirittura un difetto e in
generale la birra, spillata a temperatura cantina e
non fredda come da noi, viene servita piatta. Ma si
tratta di prodotti abbastanza insolati dalle nostre
parti. Perché è necessaria la schiuma? In primo
luogo il prodotto, privato del "coperchio"
naturale, perde il suo aroma e la sua fragranza con
più facilità il che sarebbe un peccato in un
prodotto vivo come la birra; inoltre la bevanda
subisce un più repentino innalzamento della
temperatura, il che non le consente di esprimere le
sue migliori qualità.
Spina o bottiglia?
La questione è annosa. Meglio la birra alla spina o
quella in bottiglia? Cominciamo con il dire che sono
parecchi i prodotti che non vengono commercializzati
alla spina. Basti pensare a tutte le birre
rifermentate in bottiglia. Quando, invece, siamo
nella possibilità di scegliere bisogna tenere conto
di una serie di fattori. A differenza della birra in
bottiglia, quando non deve sopportare lunghi viaggi
e periodi di giacenza a temperature sopra i 250C, la
birra in fusto può non venire pastorizzata. Questo
le consente di mantenere una particolare fragranza.
A ciò va aggiunto che i fusti, in ogni caso,
permettono di conservarla nelle condizioni idea-li
di pressione e assenza di luce. È necessario però
che gli impianti di spillatura siano mantenuti nelle
condizioni igieniche ideali, altrimenti la birra
può risentirne.
Stabilità
Periodo che passa fra il confezionamento della birra
e l'alterazione della sua qualità organolettica. La
stabilità della birra, per quanto riguarda la sua
potabilità è enormemente illimitata, dato che la
birra pastorizzata non contiene alcun microrganismo
e che, anche se non stabilizzata, non può comunque
contenere batteri patogeni. La birra perde
progressivamente i suoi pregi organolettici e deve
perciò essere consumata il prima possibile. La
birra migliore è sempre quella di più recente
produzione.
Tappeti macchiati di birra
Fate delle spugnature con acqua tiepida, o soffiate
con un sifone da seltz, poi tamponate. Nei casi
ostinati, usate shampoo per tappeti.
Torta
Nel preparare una torta, provate a sostituire un
paio di cucchiai di latte con altrettanti di birra.
Un tocco in più, particolare e molto aromatico.
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